Moin Moin a tutti!
Lo so, è passato tanto tempo dall’ultimo articolo, ma la mole di lavoro in ospedale è diventata parecchio elevata e non ho veramente avuto l’opportunità per dedicarmi al blog.
In questo periodo mi sto dando anche da fare per strutturare la mia Weiterbildung in maniera ottimale per quello che vorrei fare in futuro, prendendo anche delle “specializzazioni aggiuntive”, ma di questo parlerò in seguito.
Come ho scritto nell’ articolo “Die Fortbildungen” è importante seguire tali corsi di formazione, molti dei quali purtroppo, nell’arco degli ultimi anni a causa della pandemia, sono stati annullati o drasticamente ridotti di numero.
Uno dei più formativi è certamente l’ATLS-Kurs. La sigla “ATLS”deriva dalle iniziali di Advanced Trauma Life Support che significa “supporto vitale avanzato nel traumatizzato”.
È un corso di formazione intensivo che permette di imparare un trattamento adeguato e standardizzato molto utile nella prima ora dopo l’evento traumatico. Alcuni studi sostengono che questo “algoritmo” ha il massimo impatto sul risultato finale, in termini sia di mortalità che di morbilità.
È un corso che dura in Germania un paio di giorni ed è così strutturato:
- Il primo giorno è caratterizzato dalle lezioni teoriche inframezzate da dimostrazioni pratiche e discussioni di gruppo.
- Il secondo giorno si riassume ciò che si è visto la giornata precedente con delle esercitazioni basate su scenari clinici, seguite poi da una prova scritta e da una prova pratica finale.
Nota Bene: Per la preparazione al corso è indispensabile un accurato studio preventivo del manuale che viene fornito ai partecipanti almeno tre settimane. In Germania viene fornito esclusivamente in lingua inglese.
Il post-test scritto è costituito da 40 domande a scelta multipla; per superare il seminario è necessario rispondere correttamente ad almeno l’80% delle domande.
Sulla base delle normative anti-Covid vigenti, tutti noi eravamo divisi per piccoli gruppi, con distanziamento e mascherina.
È in sostanza un “crash course” che offre ottime skills di base, utile sia a chi lavora giornalmente in Pronto Soccorso, ma anche a chi ha intenzione di lavorare a bordo delle ambulanze o a chi vorrebbe ottenere la sub-specializzazione in “Notfallmedizin” (la Medicina di Urgenza ed Emergenza).
È stata in ogni caso una bella esperienza! Unica pecca: il costo veramente molto elevato (circa 2000 Euro)!
Gian Marco