Ultimamente ricevo diverse e-mail riguardanti la specializzazione medica in Germania e, dato che gli argomenti richiesti sono quasi sempre gli stessi, ho deciso di scrivere un articolo apposito che man mano aggiornerò in base alle varie novità legislative e non.
Domande più frequenti:
Informazioni sulla specializzazione
Nei gruppi Facebook “Medici italiani in Germania” e “Doctors in fuga” e nel mio blog si è più che ampiamente parlato a proposito della specializzazione in Germania.
Cosa fare?
- collegarsi a Facebook tramite il proprio Pc.
- iscriversi ai suddetti gruppi.
- sul lato sinistro della pagina principale dei gruppi c’è una lente di ingrandimento che permette una rapida ricerca di contenuti.
- provate diverse parole chiave, come ad esempio “germania”, “approbation”, “tedesco”.
- Abbiate pazienza per favore. Se non riuscite a dedicare due-tre serate a leggere i vari articoli dei gruppi o del mio blog, vuol dire che non siete davvero interessati a specializzarvi all’estero.
“Come è strutturata la specializzazione medica in Germania?”
Potete leggere tutto in questo articolo: La specializzazione medica in Germania
“Per specializzarsi serve per forza conoscere il tedesco? Non posso specializzarmi parlando inglese?”
Risposta breve: sì. Risposta lunga: CERTO CHE Sì!!! Come vi aspettate che vi capisca la tipica paziente tedesca, che ha un’età media di 60 anni e parla il dialetto tedesco del suo paese? Se vi hanno detto il contrario, vi hanno mentito, quindi non posso accettare risposte del tipo “ma il figlio dell’amico di mio cugino ha sentito dire che era possibile”.
E poi, che sia chiaro una volta per tutte:
- Il livello B2 è il livello MINIMO richiesto per richiedere la licenza medica tedesca (la famigerata “deutsche Approbation”).
- Il livello C1 è livello MINIMO richiesto che gli ospedali richiedono agli aspiranti specializzandi.
Realtà dei fatti: la maggior parte delle volte non basta nemmeno il livello C1, in quanto una cosa è superare un esame e ottenere la certificazione, un’altra è parlare, capire e lavorare in tedesco 14 ore al giorno.
Per avere un quadro più chiaro del concetto, vi rimando al seguente link:
Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue
Accesso alla specializzazione, lettera di presentazione e CV
Ne ho già ampiamente parlato qui
Colloquio di lavoro e curriculum vitae
e qui
La lettera di presentazione – das Anschreiben
Sommariamente:
- Si accede ad un posto in specializzazione superando un colloquio orale, previo invio della propria candidatura (per email o posta ordinaria) alla segreteria del personale o, meglio ancora, al primario del reparto in cui volete lavorare.
- Non superare le due pagine di CV.
- Non ci devono essere “buchi temporali”. Il vostro percorso formativo e lavorativo deve essere chiaro.
- Scrivere le proprie esperienze LAVORATIVE fatte in ospedale: la guardia medica, anche se effettuata per 20 anni, non conta come vero e proprio lavoro per i tedeschi.
- Ricordatevi di allegare alla Bewerbung copie di: certificato di lingua, deutsche Approbation, eventuali corsi formativi (Ecokurs, Strahlenschutzkurs) seguiti in lingua tedesca.
- Per carità di Dio, NON USATE IL MODELLO EUROPASS! Le segretarie non appena lo vedono lo cestinano direttamente.
Siti che vi possono essere utili:
Iter da seguire per inoltrare la richiesta per l’abilitazione medica tedesca (“die deutsche Approbation”)
Mentre studiavo tedesco in Italia, avevo preparato tutti i documenti che mi potevano servire, tra cui:
– Curriculum
– Certificato di Abilitazione medica italiana
– Certificato o Diploma di Laurea
– Estratto di nascita
– Certificato di Maturità
– Libretto sanitario
Dopo aver ottenuto il B2, ho preso la residenza tedesca e ho inoltrato la domanda per la deutsche Approbation (l’Abilitazione medica tedesca) all’Ärztekammer (Ordine dei Medici) di riferimento.
Per inoltrare la domanda erano necessari:
– Currirulum (tradotto)
– Certificato di Abilitazione medica italiana (ho consegnato una copia autenticata fatta in Germania, non l’originale) + traduzione della stessa da parte di un traduttore giurato scelto da un elenco datomi dall’Ordine
– una copia autenticata del Diploma di laurea + traduzione della stessa
– una copia autenticata del Certificato di Lingua B2
– Promessa di assunzione ( l’Einstellungszusage, me lo fece il primario dell’ospedale in cui avrei fatto il tirocinio) o, ancora meglio, il contratto di lavoro vero e proprio
– Certificato di sana e robusta costituzione (fatta da un medico del luogo in cui vivevo)
– una copia autenticata del Certificato dei Carichi pendenti italiano (non deve essere più vecchio di tre mesi) + relativa traduzione
– Certificato dei Carichi pendenti tedesco (redattomi dal comune di residenza tedesco)
– una copia autenticata del Good Standing (si chiede al ministero della Salute, non deve essere più vecchio di 3 mesi) + relativa traduzione
– una copia autenticata dell’Attestato di Conformità (si chiede al ministero della Salute) + relativa traduzione.
Questo quando inoltrai la domanda a Münster.
Quando invece feci richiesta in Baviera (in Unterfranken per la precisione), i documenti richiesti erano gli stessi di quelli della Vestfalia, con in più:
- una copia autenticata della Fedina Penale italiana + relativa traduzione (al posto del Certificato dei Carichi Pendenti)
- una copia autenticata del nuovo Good Standing (la precedente era già scaduta) + relativa traduzione
I documenti possono essere inviati a scaglioni, non per forza tutti insieme.
I problemi sono principalmente due: la promessa di assunzione e i vari Beamten (impiegati) dell’Ärztekammer.
Mentre in Vestfalia la lettera di intenti la sottoscrivono e danno il primo giorno di tirocinio (almeno fu così per me), in Franconia viene redatta solo se qualche ospedale decide di assumerti.
Per quanto riguarda invece gli impiegati, ciascuno di loro ha il proprio “algoritmo di pensiero”.
Per quanto riguarda la lettera di intenti, ad esempio, alcuni si accontentano dello scambio di email con l’ospedale a cui si è fatto richiesta, anche se poi non si è stati assunti.
Altri pretendono la suddetta lettera, altri ancora un contratto vero e proprio.
Da noi in Sicilia si dice “ogni testa è tribunale”.
Per chi ha tempo e voglia, ho già raccontato tutta la mia vicenda qui:
Il mio percorso in Germania
Die Fachsprachprüfung
Dopo aver consegnato tutti i documenti, c’è un ultimo ostacolo da superare: il Fachsprachprüfung, una prova di abilità linguistica.
Se tutti i documenti saranno a posto, vi contatteranno dalla provincia per decidere quando fare questo esame. Dato che le domande inoltrate sono numerosissime, anche se ho consegnato tutto il malloppo entro fine gennaio, la prima data utile per sostenere il suddetto colloquio era a maggio.
Questo test, che si svolge davanti a due professori/medici e un segretario, è costituito da tre parti:
1) Colloquio Medico-Paziente: uno dei medici presenti recita la parte del “paziente” e, solamente parlando, bisogna redigere un’anamnesi accurata (nome, cognome, peso, stato civile…). In questa fase si possono prendere appunti.
2) Scrivere la cartella clinica: dopo la “visita” vi mettono in una stanza a parte e con gli appunti che avete preso dovete redigere la cartella. Fanno notare che bisogna compilarla con frasi intere, non dobbiamo usare “parole chiave” (nella realtà clinica, tutti usano parole chiave e abbreviazioni..ma vabbè). Qua potete trovare un modello della cartella clinica:
Muster Anamnesebogen zur Fachsprachprüfung
3) Colloquio Medico-Medico: si ritorna nella stanza precedente e si presenta il caso clinico all’altro professore/medico.
4) Traduzione dei termini medici dal tedesco medico/latino allo “slang” usato dai pazienti: ho saputo di questa parte aggiuntiva una settimana prima dell’esame e ho cercato tramite l’aiuto di internet di ovviare a questa mancanza (come vi avevo già accennato, durante il tirocinio mi ero focalizzato più sulle attività pratiche che su quelle linguistiche).
Da qualche anno gli Ärztekammer di Hessen, Saarland e Schleswig-Holstein accettano, oltre al Fachsprachprufung sostenuto da loro, anche il telc-Zertifikat Deutsch B2/C1 Medizin (Aggiornamento Gennaio 2019). Come per i normali corsi di tedesco, ci sono delle scuole che organizzano i relativi Kurse e questo facilita di molto (ma molto) il conseguimento dell’Approbation. Ve lo consiglio vivamente.
Qui l’elenco dei documenti richiesti da ogni ordine divisi per Land:
Deutschkenntnisse_German-Requirements_Approbation 2022
Centri di eccellenza e voto di laurea
Tipica domanda: “Quali sono i centri di eccellenza in chirurgia dell’alluce valgo del piede destro negli adulti con più di 50 anni di età?”.
Tipica risposta:
- Allo stato attuale, i centri di eccellenza prendono gente eccezionale. Di contro, le condizioni lavorative sono al limite dei diritti umani, ma è sempre così quando si lavora per dei super-centri, in qualsiasi settore.
- Pubblicazioni reali? Master europei di livello attinenti? Contatti? Quante lingue conosci oltre all’inglese e al tedesco? Senza questi elementi non si può sperare di fare richiesta in queste cliniche.
- Il voto di laurea italiano all’estero conta come “l’avere il due di coppe con la briscola a bastoni”. Se lo mettete nel CV, aspettatevi un’affermazione di questo tipo: “Si è laureato con 110/110 cum Laude, bacio e abbraccio accademico? E chi in Italia non si laurea così?”. Segue risatina sarcastica.
La formazione all’estero
Le domande classiche in genere sono: “gli strutturati ti formano, a differenza dell’Italia?”, “ma loro lo sanno che non sappiamo fare un’iniezione?”, “com’è il rapporto con gli strutturati e gli altri colleghi? E le infermiere? ti rispettano?”
Di lavorare ti fanno lavorare, ma il metodo di formazione tedesco è diverso da quello italiano.
Ne ho già parlato qui:
Jemanden in das kalte Wasser schmeißen- buttare qualcuno nell’acqua fredda
Poi, come in ogni paese, ci sono le usanze e tradizioni tipiche. Quando si va a vivere fuori bisogna possedere un certo spirito di adattamento, altrimenti la vita non sarà affatto semplice.
Qua potete leggerne qualche esempio:
Ambiente lavorativo e vita sociale
Diversità culturali – la religione
Diversità culturali – il team internazionale
Diversità culturali – il trasloco
La giornata tipo di un Assistenzarzt alle prime armi
“Secondo te mi conviene specializzarmi in Germania? Ne vale la pena?”
Specializzarsi all’estero non è una scorciatoia, al contrario deve essere una scelta. Noto invece che molto spesso non è così. A causa del concorso italiano, la maggior parte dei colleghi parte per l’estero perché costretti e senza una esatta conoscenza della situazione del paese ospitante. Questo porta purtroppo a cocenti delusioni e a vere e proprie crisi emotive, come ad esempio è successo a questo collega:
L’angolo della posta – la Germania non è l’El Dorado: la storia di Light
Bisogna avere ben chiari questi concetti:
- Sapere con chiarezza “cosa si vuole fare da grande”
- Nella vita NULLA è semplice
- Molto spesso, la vita sceglie per noi
- La maggior parte dei problemi si risolve da sé
- Ci sono solo sfide, non difficoltà
- Si ha sempre una scelta.
Gian Marco
P.s. Ringrazio il mio amico e collega Davide Bianchi per gli ultimi due aforismi.